Esercizio del diritto di voto per le persone con disabilità

In previsione delle elezioni politiche del 25 settembre 2022 riassumiamo le modalità operative per il regolare esercizio del diritto di voto da parte delle persone con disabilità.

Il diritto di voto è riconosciuto dall’art. 48 della Costituzione Italiana ed è qualificato come personale, eguale, libero e segreto. Il suo esercizio è un dovere civico.

Gli elettori con disabilità nell’esprimere il voto possono richiedere di essere accompagnati all’interno della cabina da un altro elettore, purché iscritto nelle liste elettorali di un qualunque Comune italiano.

Gli elettori che riportano sulla tessera elettorale il simbolo o il timbro “AVD” vengono ammessi al voto con l’aiuto di un accompagnatore senza altra formalità.

Condizioni per la richiesta: cecità, amputazione delle mani, paralisi o “altro impedimento di analoga gravità”, tale da impedire l’autonoma manifestazione del voto.

Devono, inoltre, essere ammessi al voto assistito coloro che, affetti da cecità assoluta, esibiscano il libretto nominativo rilasciato dall’INPS con il corrispondente codice fascia: 06; 07; 10; 11; 15; 19 (cfr., Tabella M1, allegata alla circolare INPS n. 197 del 23 dicembre 2021).

Le persone con cecità parziale nonché coloro riconosciuti ai sensi della legge 138/2001 in uno stato di ipovedenza (grave, medio-grave e lieve) sono tenuti, invece, a sottoporsi comunque alla visita medico-legale presso l’Azienda Sanitaria locale ai fini dell’accertamento della capacità di espressione autonoma del diritto di voto.

Più in sintesi, gli elettori possono essere ammessi al voto con l’aiuto di un accompagnatore di fiducia nei seguenti casi:

  • quando si presentino al seggio con la tessera elettorale nella quale sia apposto il sopra cennato simbolo o codice “AVD”;
  • quando esibiscano l’apposito certificato medico, rilasciato dall’Azienda Sanitaria (art. 55 T.U. 30 marzo 1957, n. 361 e art. 41 T.U. 16 maggio 1960, n. 57);
  • unicamente per i ciechi assoluti, quando esibiscano documentazione INPS recante uno dei seguenti codici fascia 06; 07; 10; 11; 15; 19.

Gli elettori con ipovisione – che hanno necessità di portare all’interno della cabina elettorale strumentazione assistiva (ad esempio, un ingranditore portatile) – potrebbero richiedere al Medico dell’ASL l’espressa annotazione, nel certificato per l’esercizio del voto di elettore fisicamente impossibilitato, secondo cui l’alternativa all’assistenza è possibile e ammissibile con l’uso di ingranditori in suo possesso. Onde evitare fraintendimenti, si precisa che detta circostanza non trova una espressa regolamentazione nella normativa per il voto assistito, per cui quanto Vi suggeriamo circa la strumentazione assistiva rientra nelle soluzioni ragionevolmente esperibili, che il Presidente di seggio, in ogni caso, non potrà ignorare, né tanto meno omettere nella verbalizzazione.

A tal proposito, il Presidente di seggio è chiamato a svolgere le seguenti formalità:

a) richiedere all’accompagnatore della persona con disabilità la tessera elettorale per assicurarsi che egli sia elettore e che non abbia già svolto la funzione di accompagnatore

b) verificare, con apposita domanda, se l’elettore abbia liberamente scelto il suo accompagnatore e se ne conosca il nome e il cognome;

c) trascrivere sul verbale anche il motivo specifico dell’assistenza nella votazione, il nome dell’autorità sanitaria che abbia accertato l’impedimento e rilasciato il certificato, nonché il nome e cognome dell’accompagnatore.

Per ulteriori approfondimenti rimandiamo ad un nostro precedente articolo sul tema.

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